Le proposte per il Parco dei Quartieri Spagnoli

Siamo una piccola cooperativa di artigiani falegnami che propone laboratori per la scoperta e la valorizzazione dell'arte di lavorare il legno e che mette a disposizione spazi, macchinari e utensili del suo laboratorio in via Tommaso Senise 6 (Na) a tutti coloro che ne hanno bisogno. Siamo consapevoli dell'utilità di un'attrezzeria sociale nel centro storico di Napoli, luogo dove gradualmente stanno scomparendo molte piccole realtà artigianali legate alla lavorazione del legno, e pensiamo che il parco dei quartieri spagnoli sia un luogo adatto ad accogliere una nuova attrezzeria, dove competenze e tempi di artigiani possano essere messi a disposizione.

Si tratta di una rassegna di 5 concerti nel periodo estivo (giugno-settembre p.v.), per rivitalizzare il quartiere ed il parco attraverso l’arte, la cultura e la musica. Il target è composto principalmente di persone adulte dai 18 ai 70 anni, ma essendo al tramonto, in uno spazio aperto, è rivolto anche a famiglie con bambini che vogliano godere di un bel concerto al tramonto in uno dei parchi storici della città.

Proponiamo attività concrete rivolte allo sviluppo sociale, sviluppo psico-educativo e sviluppo del senso civico, rivolte a bambini, adolescenti ed adulti e dirette alla capacità di ascolto, alla tolleranza dell’altro e del diverso ed al superamento di eventi “ disastrosi” individuali e collettivi.
Sperimenteremo pratiche di pronto intervento e pronto soccorso, attraverso giochi di ruolo e simulazioni. Metteremo a disposizione professionalità capaci di suggerire modalità di svolgimento di semplice pratiche burocratiche e attraverso un’azione di co-working sviluppare un progetto di vita e lavorativo, accrescendo curiosità e motivazione, sollecitando adolescenti ed adulti a creare obiettivi lavorativi modellati su un bilancio di competenze il tutto attraverso colloqui informali e personali.

Predisposizione di serie diverse di strumenti, apparecchiature e materiali, ciascuna serie relativa ad un settore specifico del restauro [secondo le categorie di abilitazione istituite dal ministero dei beni culturali, i settori del restauro sono raggruppati come: legno e tele, metalli e ceramica e vetro e materiali organici, affreschi e materiali lapidei; a ciascun settore è stato dedicato un percorso di studio universitario quinquennale, al compimento del quale insieme al titolo di laurea viene conferita l’abilitazione alla professione, specifica per il settore prescelto]. Poiché la base per le competenze universitarie del settore poggia sulla cultura artigiana, di storica presenza nei territori che hanno conosciuto la complessità dei beni mobili e immobili di ricca nobiltà e borghesia e clero, la proposta mira innanzitutto alla creazione di un punto d’incontro e collaborazione per coloro che, con competenze di diverso ambito e livello, vogliano costituirsi in squadra di lavoro, al fine di sposare le diverse abilità artigiane con i diversi saperi scientifici e dar vita ad un luogo di riferimento anche per futuri adepti.

Babìla nella lingua di mia madre significa cucciolo di cane.
Un parco anche per loro. Un luogo dove possano trascorrere del tempo mentre i loro padroni sono al lavoro.
Un luogo che raggiungeranno attraverso un pulmino elettrico.
Un luogo nel centro città significa una gestione migliore dei tempi, un facile affido da parte delle famiglie che si trovano sul territorio.
Babìla park sarà anche un luogo di educazione per coloro che posseggono animali.

Un angolo dove gli adolescenti possono parlare e confidarsi con esperti (counseling) ed esprimere i loro sentimenti. Un’occasione per fare educazione ai sentimenti con laboratori e incontri.

Il progetto dal nome provvisorio di asilo dei nonni vuole mettere al centro chi viene oggi messo ai margini.
Dare l’opportunità a persone più grandi di utilizzare gli spazi del parco ogni giorno attraverso un servizio di navetta, poter godere del verde, della compagnia di altre persone, seguire dei corsi di digitalizzazione e accedere ai servizi che gli occorrono anche grazie all’ausilio delle nuove tecnologie (pensioni, esami medici e telemedicina, adempimenti burocratici).
Queste persone seppur accomunate da una data di nascita hanno però vite e attività diverse alle spalle. Molti possono essere anche nuovamente attori di servizi per altri: ad esempio il titolo nasce dall’idea di unire le necessità dei più grandi a quelle dei più piccoli; quindi, se supportati potrebbero anche essere delle nonne e dei nonni a ore per i figli di persone che lavorano che potrebbero lasciarglieli per il tempo necessario.
In altri paesi e in alcuni spazi liberati le diverse generazioni collaborano ognuno con le sue capacità. Nel parco potrebbe avvenire lo stesso. Lo spazio di fruizione dei corsi potrebbe essere anche un luogo di produzione per una biblioteca orale per conoscere le storie della città, le origini dei luoghi, i lavori più antichi e tanto altro.

Partendo dalla Comunità del Parco dei Quartieri Spagnoli, si vuole in sintesi:

• Rafforzare e ampliare il soggetto collettivo di gestione, armonizzandolo con i principi del PAL e della Comunità di Faro.
• Organizzare e coordinare le attività del Laboratorio Permanente;
• Consolidare l’Urban Center di Comunità e l’info point;
• Promuovere e divulgare gli obiettivi e le attività svolte all’interno del Parco;
• Individuare il luogo più adatto per la porta del Community Hub (vista l’impossibilità di utilizzare la Palazzina A individuata precedentemente nel PAL) come sede fondamentale per attività di incontri e ricerca e per la costituzione dell’Urban Center (azione 3.12).

• educazione ambientale con progetti rivolti alle scuole di ogni ordine e grado avvalendosi del supporto delle attività didattiche del Settore Scuola e Formazione di Legambiente;
• seminari, convegni, workshop, giornate tematiche/walking tour connessi al tema della transizione ecologica e del rapporto natura/cultura;
• prendersi cura dei luoghi attraverso azioni, proposte, informazione e proponendo e coinvolgendo in occasioni di partecipazione attiva;
• campagne associative per fornire informazioni chiare sullo stato di salute dell’ambiente, sensibilizzando le persone, gli operatori economici, le istituzioni a prendere parte e divenire protagonisti del cambiamento;
• approfondimenti scientifici, scienza partecipata e analisi delle emergenze ambientali, della qualità del territorio, dei servizi e delle infrastrutture.

“Time Experience”, vuole essere il focus promotore di un “atlante” immateriale diffuso, per pensare e agire dentro l'attuale, confusa transizione globale, coniugando pluralità di punti di vista ed unità di obiettivi, avvalendosi dei contributi analitici e progettuali, di addetti ai temi della filosofia, letteratura, geografia, enogastronomia, archeologia, architettura, paesaggistica, design, estetica, farmacologia, psichiatria, economia, storia e tante altre discipline, forse ancora da inventare.
Non esiste un obiettivo finale, ma solo concepire questo “atlante” (di natura cartacea, digitale, virtuale, espositiva, audio-visiva), come uno strumento perennemente flessibile, sperimentale ed auto-rigenerante sui diversi temi sviluppati e sensibile ai vari fenomeni tendenziali dell’esperienza urbana e territoriale.

1. Curare l’uso attuale: realizzare un sistema di segnaletica permanente in tutti i quartieri limitrofi. Rendere disponibili servizi igienici e fontane di acqua potabile. Allestire un’area pic-nic attrezzata, con tavoli, sedute e postazioni brace (a cui accedervi con offerta libera a sostegno delle attività). Allestire un’area dedicata all’addestramento di animali domestici, con dispositivi appositi e distributori di acqua e alimenti (a cui accedervi con offerta libera a sostegno delle attività);
2. Iniziative multi-tematiche: realizzare un piccolo calendario di attività settimanali da effettuare perlopiù all’esterno (prevedendo una zona coperta per alcune attività specifiche o in caso di intemperie). Con la collaborazione di pochi professionisti, possono alternarsi corsi di attività fisica, di addestramento cani, di musica e di riciclo sostenibile. Poche attività ma ampio target: è importante che ogni corso venga organizzato per fasce d’età e che vengano coinvolti bambini, adulti, anziani.

• Attivazione di servizi di consulenza informale e supporto per associazioni;
• Organizzazione di attività di networking per favorire lo scambio di competenze e conoscenze tra associazioni;
• Realizzazione di attività di formazione per associazioni e cittadini, con metodologie non formali e focus sulla digitalizzazione e altri bisogni delineati nelle domande successive.

La proposta consiste nella programmazione annuale di una tappa del PLP nella sua versione integrale, ovverosia: nella co-progettazione e nell’allestimento in chiave partecipativa di un parco culturale innovativo e polivalente. Un parco culturale contemporaneo che viene attivato per 2-4 mesi e che interroga la comunità che lo abita attraverso l’installazione di opere artistiche di gioco, format culturali non convenzionali, sistemi tecnologici e opere relazionali che producono benessere collettivo, spazi di condivisione e un’offerta culturale completa (musica, danza, teatro, innovazione tecnologica, new media e arte contemporanea). PLP costruisce insieme alla comunità un luogo circolare in cui sperimentare un modello di vita eco-sostenibile a 360°.

Proposta per la riqualificazione degli spazi aperti e delle aree verdi del Parco dei Quartieri Spagnoli.

Rassegna di film russi e sovietici (ucraini, bielorussi, moldavi, georgiani, armeni, lettoni, e di tutte le ex repubbliche sovietiche) di diversi periodi storici fino ad arrivare ai giorni nostri.
La programmazione potrebbe essere di scadenza mensile o anche di due volte al mese con specialisti e ospiti.
Al Parco dei Quartieri Spagnoli le proiezioni è auspicabile che siano all’interno negli edifici oggetto dell’intervento di rigenerazione per il periodo autunnale/invernale e all’aperto per primavera/estate.